Ogni martedì dal 7 gennaio
c / o un posto a Milano in Cascina Cuccagna
Ingresso libero
Jazz Lab per ascoltare, giocare e forse capire cos’è il jazz (o almeno provarci!)
CUCCAGNA JAZZ CLUB – IL RITO DEL JAZZ
I CONCERTI DI GENNAIO 2025
Martedì 7 gennaio, ore 19.30 e 21.30
Milanoans
Martino Paleari, tromba
Federico De Zottis, sax baritono
Lorenzo Sabatini, chitarra
Daniele Petrosillo, contrabbasso
Elia Ambrosioni, batteria
Martedì 14 gennaio, ore 19.30 e 21.30
Hologram Trio
Giacomo Cazzaro, sax
Simone Locarni, pianoforte
Enrico Palmieri, contrabbasso
Martedì 21 gennaio, ore 19.30 e 21.30
Macade Trio
Matteo Maranzana, pianoforte
Margherita Carbonell, contrabbasso
Daniele Delfino, batteria
Martedì 28 gennaio, ore 19.30 e 21.30
Elena Tavernini – Ritratto
Elena Tavernini, voce
Francesco Baiguera, chitarra
Massimiliano Milesi, sax tenore
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Un progetto a cura di: Musicamorfosi, un posto a Milano e Cascina Cuccagna
In collaborazione con I-Jazz
Con il patrocinio del Municipio 4, Comune di Milano
Drink Partner: St. Germain
INGRESSO LIBERO, PRENOTAZIONI QUI!
Anno nuovo, abitudini vecchie: riprendono dal 7 gennaio gli appuntamenti del martedì al Cuccagna Jazz Club, con un’attenzione particolare ai giovani talenti della scena nazionale.
Il primo concerto del 2025 è in programma martedì 7 gennaio con i Milanoans, formazione milanese soprannominata “The hottest jazz band in town”, nata per far rivivere il jazz caldo della New Orleans di inizio Novecento e che spazia tra swing, dixieland, charleston e standard jazz ballabili per gli amanti del lindy hop, con un repertorio che va dagli anni Venti agli anni Quaranta del secolo scorso. I Milanoans sono Martino Paleari (tromba), Federico De Zottis (sax baritono), Lorenzo Sabatini (chitarra), Daniele Petrosillo (contrabbasso) ed Elia Ambrosioni (batteria), che si esibiscono con un’amplificazione volutamente ridotta al minimo per restituire le atmosfere degli “anni ruggenti” del secolo scorso.
La settimana successiva, martedì 14 gennaio, sarà di scena l’Hologram Trio, formazione composta dal sassofonista Giacomo Cazzaro, dal pianista Simone Locarni e dal contrabbassista Enrico Palmieri. I tre giovani musicisti presenteranno per lo più brani originali, caratterizzati da uno stile contemporaneo in cui le sonorità della tradizione jazzistica americana si fondono con quelle delle correnti nordeuropee e mediterranee, ma non mancheranno neppure momenti di improvvisazione radicale. In questo trio è da segnalare la presenza del pianista Simone Locarni, che nel 2022 si è aggiudicato lo Spoleto Europe Jazz Award come migliore talento europeo e, nel 2024, l’European Young Artists’ Jazz Award a Burghausen (in Germania) e il riconoscimento della critica italiana in occasione del Premio Internazionale Massimo Urbani.
Martedì 21 gennaio sarà la volta del Macade Trio, formazione che unisce tre giovani musicisti dal retaggio classico che successivamente si sono dedicati allo studio del jazz per esternare al meglio la propria espressività: Matteo Maranzana (pianoforte), Margherita Carbonell (contrabbasso) e Daniele Delfino (batteria), che si sono conosciuti tra le aule della Scuola Civica di Jazz di Milano, propongono composizioni originali che rispecchiano l’estetica del jazz moderno, ponendo uno sguardo anche verso sonorità più classicheggianti. Il gruppo ha creato uno spettro di timbri che spazia da delicati sussurri a fragorosi crescendo, tessendo così un arazzo sonoro intricato e coinvolgente allo stesso tempo. Nell’album d’esordio del trio, intitolato “Dialoghi” e alla cui realizzazione hanno collaborato il sassofonista Claudio Fasoli, il trombettista Marco Mariani e la vocalist Marta Frigo, la tradizione jazzistica si intreccia con la raffinatezza della musica classica.
Infine, per l’ultimo concerto del mese, martedì 28 gennaio spazio al trio guidato dalla vocalist Elena Tavernini e completato dal chitarrista Francesco Baiguera e dal sassofonista Massimiliano Milesi. Con il progetto “Ritratto” i tre musicisti presenteranno un viaggio nella musica italiana degli anni Sessanta, rendendo omaggio a grandi autori come Umberto Bini e Bruno Lauzi e facendosi ispirare da tre interpreti meravigliose: Mina, Milva e Ornella Vanoni. Le atmosfere sognanti e le trame ritmiche degli arrangiamenti donano nuova vita a un repertorio intramontabile, proposto con uno stile elegante e coinvolgente.